Ophris apifera s.l. Hudson |
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Note Tassonomiche: | |||
Etimologia: |
dal latino apis= ape e fero= portare, portatrice di api, per la particolare forma ed i colori del labello. |
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Sinonimi: |
Ophrys aranchnites Mill.; Ophrys ripaensis Porta; Ophrys botteronii Chodat; Ophrys Jurana Neuberger. |
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La particolare caratteristica di questa specie è quella di ricorrere frequentemente (ma non esclusivamente) all'autoimpollinazione; ciò fa si che in natura si presentino numerose forme e varietà, che differiscono dal tipo soprattutto per la forma e le dimensioni di tepali laterali interni e labello. Tra le principali si ricordano: la var. aurita (con tepali laterali interni stretti e lunghi); la var. bicolor (con labello di due colori); la var. botteronii (con macula marmorizzata); la var. fulvofusca (labello completamente bruno scuro); la var. clorantha (labello giallo verdastro); la var. tilaventina (con labello piccolo, concavo, rosato e macula sfumata); la var. trollii (con labello allungato e macula sfumata). |
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Descrizione: | |||
Lo scapo è verde, eretto, glabro e liscio; le foglie sono verdi anch'esse, oblunghe e lanceolate quelle inferiori; più corte, lanceolate ed inguainanti, quelle cauline; le brattee sono più lunghe dell'ovario; l'ovario è cilindrico e non ritorto; sperone assente; l'infiorescenza è molto lassa; il fiore ha i tepali laterali esterni concavi, lanceolati, con colori che vanno dal bianco-rosato al porporino-violaceo, percorsi longitudinalmente da una nervatura verdastra, e quelli laterali interni molto piccoli, triangolari, vellutati, di colore prevalentemente verdognolo o leggermente rosato; il labello è trilobo, bombato, con il lobo centrale glabro ed i due laterali (disposti quasi a sembrare due gibbosità) molto pelosi soprattutto sulla parte esterna, di colore marrone-rossastro di fondo, con una macula più o meno estesa, concolore al fondo o più tendente al rossiccio, sempre contornata di giallo; il campo basale è arancio-giallastro. Ginostemio è disposto ad angolo retto, con apice molto allungato e sinuoso, dalla caratteristica forma ad "s", con masse polliniche di colore giallo-verdastro a doppio retinacolo, cavità stimmatica di colore verde-giallastro, pseudoocchi verdastri; l'apparato radicale formato da due o tre rizotuberi tondeggianti. |
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Somiglianze ed Osservazioni: | |||
Presenta delle caratteristiche talmente peculiari che è pressoché impossibile confonderla. L'impollinazione di questa specie avviene, spesso, per autofecondazione; le masse polliniche, infatti, sono sorrette da caudicole molto più lunghe di quelle di altre Oprhys che (giocoforza essiccandosi) si ripiegano verso il basso, portando le stesse a contatto con la cavità stimmatica. |
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Diffusione e ritrovamenti: | |||
Presente ovunque in Italia. In Campania non è segnalata nel comprensorio del Vesuvio. Presente nel Parco del Partenio, nel Parco regionale di Roccamonfina-Foce del Garigliano e nel Parco del Cilento e Vallo di Diano. Si tratta di una delle specie che abbiamo incontrato in Autostrada, in particolare sulla Roma-Napoli; nonché in pieno centro nella città di Roma. |
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Bibliografia: | |||
G.I.R.O.S. "Orchidee d'Italia" - 2009. | |||
Nazzaro R. e Cozzolino S. "Le Orchidee del Parco (Nazionale del Vesuvio)" - 2002. | |||
Rossi W. "Orchidee d'Italia" - 2002. | |||
Miele D. e Sirignano G. "Le Orchidee del Parco del Partenio" - 2000. |
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Bevilacqua F. e Croce A. "Orchidee spontanee del Parco regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano" - 2000. |
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Nazzaro R., Menale B. e Di Novella N. "Le Orchidee del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano" - 1999. |
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Ophrys apifera sul forum dell'AMINT. | |||
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