Dactylorhiza maculata (L.) Soó |
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Note Tassonomiche: | |||
Etimologia: | Così chiamata per le macule presenti sulle foglie. | ||
Sinonimi: |
Orchis cornubiensis Pugsley; Orchis elodes Griseb.; Orchis ericetorum (E. F. Linton) E. S. Marshall; Dactylorhiza fuchsii (Druce) Soó; Orchis fuchsii Druce; Orchis maculata L.; Orchis hebridensis Wilmott; Orchis okellii Druce; Orchis gervasiana Tod.; Dactylorhiza gervasiana (Tod.) H. Baumann et Künkele; Orchis macrostachys Tineo; Orchis saccifera Brongn. in Bory et Chaub.; Dactylorhiza saccifera (Brongn.) Soó. |
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Dactylorhiza maculata è tassonomicamente inquadrata nella Sezione MACULATAE, che raggruppa specie con rizotuberi di forma +/- cilindrica profondamente divisi in tubercoli, e lo sperone più breve dell'ovario, labello profondamente trilobo, fusto pieno ma sottile. Dactylorhiza maculata è specie molto controversa, come si può facilmente intuire dall'elevato numero di sinonimi riportati. Gli studiosi ne hanno fatto, nel tempo, molte specie e varietà, ma la tendenza più recente è quella di accorparle. Una nutrita schiera di studiosi tende, oggi, a riconoscere una sola specie (Dactylorhiza maculata) divisa in tre varietà (var. maculata; var. fuchsii; var. saccifera) che, in linea di massima, sarebbero distribuite, rispettivamente, al nord, al centro ed al sud Italia. Ultimamente si è addirittura messa in dubbio l'esistenza in Italia della var. maculata. Tuttavia, considerando che le differenze morfologiche tra queste varietà sono veramente minime e molto variabili anche all'interno dello stesso popolamento e che nemmeno con l'analisi del DNA si è pervenuti a risultati differenziali significativi, preferiamo fare riferimento al solo binomio Dactylorhiza maculata. |
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Descrizione: | |||
Lo scapo si presenta pieno, verdastro in tutta la sua lunghezza, al massimo solo leggermente arrossato all'altezza dell'infiorescenza; le foglie, verdastre anch'esse, maculate solo sulla pagina superiore, si distribuiscono, divergenti, lungo buona parte dello scapo, circa fino all'inizio dell'infiorescenza; le brattee sono più lunghe dell'ovario (quelle poste più in basso sono molto più appariscenti delle altre) di colore verdastro sfumate di violaceo; lo sperone è cilindrico o conico, leggermente più corto dell'ovario, orizzontale o rivolto verso il basso; i fiori hanno colori abbastanza variabili (vanno dal bianco al violaceo), ma la maggior parte sono rosa-lilacino, i tepali laterali esterni sono rivolti verso l'esterno, mentre quello mediano esterno e quelli laterali interni sono raggruppati a formare una sorta di casco; il labello è più o meno profondamente trilobato, più chiaro alla base e con macchie e striature porporine sulla sua superficie. L'apparato radicale è formato da rizotuberi profondamente divisi, digitaliformi. |
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Somiglianze ed Osservazioni: | |||
Comunemente conosciuta con il nome di "Concordia", a questa Orchidea (complice anche la sua grande diffusione) è legata un'antica credenza popolare diffusa tra i membri della comunità alpina dei Walser (Una popolazione di origine germanica migrata anche in Italia nel corso del XIII secolo - alcuni nuclei sono oggi presenti in Piemonte ed in Valle d'Aosta) - per la quale le ragazze che volevano sapere se il loro amore era corrisposto o meno, dovevano estirpare la prima Concordia che incontravano ed osservare se i rizotuberi fossero convergenti o divergenti. Nei castagneti di Casi di Teano (CE) abbiamo rinvenuto un esemplare dai colori molto sbiaditi, tendenti al rosato, e nei castagneti del monte Terminio (AV) un esemplare completamente bianco (con le sole macule del fiore del colore naturale) ascrivibili ad una possibile varietà alba (vedi foto). |
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Diffusione e ritrovamenti: | |||
Diffusa in tutta Italia con le precisazioni riportate nelle note tassonomiche. Trovata: dagli inizi di Maggio, nei castagneti del Monte Somma per la zona del Vesuvio. Molto diffusa anche nei castagneti di Teano (CE) e Roccamonfina (CE), nonché nel Parco del Partenio e nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. |
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Bibliografia: | |||
G.I.R.O.S. "Orchidee d'Italia" - 2009. | |||
Nazzaro R. e Cozzolino S. "Le Orchidee del Parco (Nazionale del Vesuvio)" - 2002. | |||
Rossi W. "Orchidee d'Italia" - 2002. | |||
Miele D. e Sirignano G. "Le Orchidee del Parco del Partenio" - 2000. | |||
Bevilacqua F. e Croce A. "Orchidee spontanee del Parco regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano" - 2000. |
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Nazzaro R., Menale B. e Di Novella N. "Le Orchidee del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano" - 1999. | |||
Pignatti S. "Flora d'Italia" - Vol. 3 - 1982. | |||
Dactylorhiza maculata subsp. fuchsii sul forum dell'AMINT. | |||
Dactylorhiza maculata subsp. saccifera sul forum dell'AMINT. | |||
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