Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch |
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Note Tassonomiche: | |||
Etimologia: |
Dal latino longa= lunga e folia= foglia, per la forma allungata delle foglie. |
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Sinonimi: |
Cephalanthera ensifolia L.C.M. Richard; Cephalanthera xiphophyllum Reichenb.; Serapias helleborine L. var. longifolia; Serapias longifolia Scop.; Cephalanthera. angustifolia Simonk.. |
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Descrizione: | |||
Lo scapo si presenta verde in tutta la sua lunghezza; le foglie, verdi anch'esse, si distribuiscono alterne lungo lo scapo solo fino all'inizio dell'infiorescenza, sono lunghe da 6 a 10 volte la loro larghezza, con diverse nervature e ripiegate lungo la nervatura centrale; le brattee sono molto brevi (da appena accennate a massimo la metà dell'ovario); l'ovario è sessile, allungato e subglabro; lo sperone è assente; i fiori sono bianco candido, restano chiusi per la maggior parte della giornata (solo nelle ore più calde e luminose è possibile osservarli quasi completamente aperti) con il tepalo mediano esterno esteso e ripiegato sui laterali interni (conniventi); il labello è di forma concava, più breve degli altri tepali, diviso in un ipochilo sacciforme ed un epichilo cuoriforme (separati da una profonda strozzatura), nella parte più esterna presenta numerose creste longitudinali giallo-aranciate. Il Ginostemio è a forma di colonna, con masse polliniche polverulenti, senza viscidio, lo stimma è vischioso e senza rostro. L'apparato radicale è formato da un breve rizoma con numerose radici carnose. |
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Somiglianze ed Osservazioni: | |||
Molto simile è Cephalanthera damasonium (Miller) Druce, che però presenta foglie lunghe circa 2,5 volte la loro larghezza (quindi molto meno allungate), fiori color bianco giallastro e brattee più lunghe dell'ovario e molto più appariscenti. Il colore bianco e le creste giallo-aranciate sul labello simulano, rispettivamente, petali e stami di Cistus salvifolius, ed è proprio facendo affidamento su questa somiglianza che Cephalanthera longifolia (priva di nettare) riesce ad attirare gli insetti impollinatori. Nelle zone in cui non è presente Cistus salvifolius, l'attrazione degli insetti pronubi avviene grazie all'imitazione di altre piante nettarifere, ma con un'efficacia nettamente inferiore. |
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Diffusione e ritrovamenti: | |||
In Italia è presente in tutta la penisola, ma è molto più diffusa sull'arco alpino che nel resto del Paese. Trovata: dalla fine di Aprile nei castagneti alti del Monte Somma per la zona del Vesuvio. Molto diffusa anche nei castagneti di Teano (CE). Segnalata anche nel Parco del Partenio e nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Si tratta di una delle specie che abbiamo incontrato in Autostrada, in particolare sulla Roma-Napoli. |
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Bibliografia: | |||
G.I.R.O.S. "Orchidee d'Italia" - 2009. | |||
Nazzaro R. e Cozzolino S. "Le Orchidee del Parco (Nazionale del Vesuvio)" - 2002. | |||
Rossi W. "Orchidee d'Italia" - 2002. | |||
Miele D. e Sirignano G. "Le Orchidee del Parco del Partenio" - 2000. | |||
Bevilacqua F. e Croce A. "Orchidee spontanee del Parco regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano" - 2000. |
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Nazzaro R., Menale B. e Di Novella N. "Le Orchidee del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano" - 1999. | |||
Cephalanthera longifolia sul forum dell'AMINT. | |||
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