Barlia robertiana  (Loisel.) Greuter

 

Note Tassonomiche:
Etimologia:

Dedicata al botanico francese Gaspard Nicolas Robert (1776-1857).

Sinonimi:

Orchis robertiana Loisel., Barlia longibracteata (Biv.) Parl.; Himantoglossum longibracteatum (Biv.) Schltr.; Himantoglossum robertianum (Loisel.) P. Delforge.

Parlatore l'aveva chiamata Barlia longibracteata per sottolineare una delle sue caratteristiche più evidenti: la particolare lunghezza delle brattee.

Descrizione:

Lo scapo si presenta grosso, verde nella parte inferiore e violaceo o brunastro nella parte sommitale; le foglie sono lucide, di colore verde chiaro, più grandi quelle inferiori e più piccole ed inguainanti quelle superiori, disposte a rosetta basale ma avvolgenti il fusto, non distese sul terreno; le brattee sono grandi ed evidenti, sfumate di viola o di bruno, più lunghe dei fiori; lo sperone è corto, conico e rivolto verso il basso; i fiori sono molto numerosi (l'infiorescenza è molto grande e fitta), grandi e di aspetto carnoso; i tepali, verdastri e sfumati di viola all'esterno e macchiati di porpora all'interno, sono tutti raggruppati a formare un casco (conniventi); il labello ha un colore abbastanza variabile, con una zona centrale biancastra ed il resto sfumato di rosa-violaceo (più raramente di verdastro) con striature porporine, è profondamente trilobato, con il lobo centrale più lungo dei laterali e ulteriormente diviso in due, e i lobi laterali a forma di falce e fortemente ondulati. Il Ginostemio presenta le due caudicole saldate in un unico viscidio. L'apparato radicale è formato da due o tre grossi rizotuberi ovoidali.

Somiglianze ed Osservazioni:

Barlia robertiana viene visitata ed impollinata da Bombus hortorum, sebbene non produca nettare. Questo accade perché è ospite di numerose colonie dell’afide Dysaphis tulipae il quale produce "melata" che si accumula negli speroni dei fiori dell’orchidea, fungendo da attrattivo per il Bombus hortorum.

Si tratta di una specie molto precoce, che alcuni autori fanno rientrare nel genere Himantoglossum. A causa delle sue considerevoli dimensioni, è una specie molto vistosa e, per questo, minacciata in quanto spesso viene (stupidamente ed inutilmente) raccolta.

Diffusione e ritrovamenti:

In Italia è abbastanza diffusa al sud e sulle isole, mentre è più rara al nord (tranne che in Liguria). Trovata: a metà Aprile sul Gargano. Non segnalata nel comprensorio del Vesuvio, risulta invece presente nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Bibliografia:
G.I.R.O.S. "Orchidee d'Italia" - 2009.
Rossini A. Quitadamo G. "Orchidee spontanee nel Parco Nazionale del Gargano" - 2003.
Nazzaro R. e Cozzolino S. "Le Orchidee del Parco (Nazionale del Vesuvio)" - 2002.
Rossi W. "Orchidee d'Italia" - 2002.

Nazzaro R., Menale B. e Di Novella N. "Le Orchidee del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano" - 1999.

Barlia robertiana sul forum dell'AMINT.

D’Emerico S., Di Palma A., Medagli P., Porcelli F. "La complessità dell’impollinazione delle orchidee in Puglia". Atti del Convegno: "La Flora e la vegetazione spontanea della Puglia nella scienza, nell’arte e nella storia". Bari, 22-23 maggio 1993.

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